Sembra che l'arte di ingrandire gli oggetti per vederli meglio fosse già conosciuta dai Romani, ma nessuno pensò di utilizzare questi metodi per leggere, visto che questo svago non era molto diffuso.
Nerone era solito guardare i giochi del circo attraverso uno smeraldo forse perché il colore verde della pietra agiva da effetto riposante per gli occhi oppure perché il taglio particolare della sua pietra gli permetteva, senza saperlo, di correggere un difetto della vista.
Anche Seneca sapeva che gli oggetti potevano essere ingranditi semplicemente guardandoli attraverso una boccia piena d'acqua. Fu solo nell'XI secolo che il fisico arabo Alhazen cominciò a studiare l'ottica da cui trasse il trattato 'Opticae Thesaurus', in cui per la prima volta veniva studiata la rifrazione e l'angolo di Incidenza e di riflessione. Con la traduzione in latino della sua opera, i monaci cominciarono a progettare e costruire lenti convesse che venivano poste sui manoscritti da copiare.
Ruggero Bacone nel 1268 fu il primo ad utilizzare lenti per scopi ottici; ma fu solo più tardi che la lente cominciò ad essere utilizzata più vicino all'occhio anziché all'oggetto. Fu a Venezia che si adoperò il vetro trasparente per la prima volta ed i due vetri venivano tenuti insieme da un chiodino. Nei primi tempi era proibito svelare il segreto della fabbricazione degli occhiali, per cui era prevista la pena di morte; inoltre era proibito vendere queste lenti come semplici cristalli finché le Arti permisero agli artigiani di consentirne la vendita.
Gli occhiali erano diventati un segno distintivo di nobiltà e di istruzione. Erano oggetti estremamente preziosi, anche perché le montature erano spesso in materiali pregiati e preziosi (oro, argento, corno, avorio). La richiesta di queste lenti divenne molto più forte dopo l'invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg e fu solo nel 1400 che la produzione si estese a tutta l'Europa.
I diversi tipi di montatura furono creati con lo scopo di rendere più agevole l'uso degli occhiali. Così, da un semplice sostegno di cuoio attorno alla fronte si passò agli occhiali a forbici o alla cosiddetta lorgnette (la montatura con il manico) o al famosissimo pince-nez (montatura a pinza che si regge direttamente sul naso), finché furono inventate le odierne stanghette. Un'altra svolta la diede Benjamin Franklin scoprendo le lenti bifocali nel 1785. Nel 1825 lo scozzese George Biddell Airy mostrò la prima lente per pazienti astigmatici e costruì perfino lenti trifocali.
Negli anni Trenta del XX secolo si sentiva l'esigenza di creare delle lenti che proteggessero gli occhi dai raggi solari, così si cominciava ad adattare le montature degli occhiali non più alle esigenze personali ma ai dettami della moda. Ancora oggi, personaggi famosi prestano il loro volto a questa o a quella marca di occhiali da vista o da sole perché gli occhiali sono ormai diventati un accessorio di moda, come i vestiti, le scarpe e le borse.