La variazione di fuso orario può condurre ad una condizione più comunemente conosciuta come Jet-lag definito come uno stato di malessere generale dovuto al rapido spostamento attraverso vari fusi orari che portano ad una dissociazione tra gli stimoli percepiti dall’ambiente e quelli del ritmo biologico.
La gravità delle manifestazioni dipende da:
- numero di fusi orari attraversati;
- direzione del volo;
- caratteristiche individuali quali età, sesso, condizioni di Stress prima del viaggio e abuso di alcolici;
- fattori ambientali quali una ridotta umidificazione dell’aereo e una limitazione dei movimenti per periodi prolungati.
Quadro clinico
In prevalenza i sintomi sono causati da astenia diurna, disturbi del sonno, ridotta performance fisica e mentale, irritabilità, problemi gastro-intestinali. La Nasa calcola che è necessario un giorno per ogni ora di variazione di fuso orario per recuperare il normale ritmo circadiano.
Raccomandazioni preventive
- Fare una buona dormita prima del viaggio;
- aggiustare l’orologio sull’ora del Paese di arrivo e regolare il ritmo dei pasti e del Sonno in accordo con tali orari;
- per i viaggi ad ovest esporsi alla luce solare del pomeriggio;
- per i viaggi ad est esporsi alla luce solare del mattino;
- per i viaggi brevi (tre giorni) mantenere gli orari del Paese di partenza;
- mangiare leggero e limitare il consumo di alcol prima e durante il volo.
Misure farmacologiche
Il metodo più valido è la somministrazione regolata di melatonina. È indicata nei viaggi lunghi con passaggio attraverso 5 o più fusi orari, soprattutto nei viaggi verso est. Va assunta in un orario vicino al momento del sonno relativo al Paese di destinazione.