A mia suocera hanno sconsigliato il
Trapianto da donatore cadavere (dopo gli esami di valtuazione per la lista di attesa) per il fatto che sulla tac è emersa la presenza di epatocarcinoma multifocali >3. E' inoltre affetta da
Epatite C. Purtroppo tutti criteri di esclusione dalla lista. Di contro invece un altro centro propone di ricorrere al trapianto da donatore vivente. Mi chiedo allora perchè per il primo ci sono dei criteri che escludono l'inclusione in lista e per il secondo no? Non capisco. E' possibile che mia mamma sia sottoposta al trapianto in vivo? O incorre alle stesse problematiche di quelle con trapianto da donatore morto? Ho bisogno di chiarezza. Nei vari centri dove sono andata mi espongono teorie diverse che non fanno altro che incrementare ansie e paure sia nella mia famiglia che deve decidere delle sorti della mamma sia in quest'ultima portatrice non solo dell'
Epatite C + Carcinoma + Cirrosi, ma anche di un profondo stato depressivo dato dall'incertezza che sicuramente non facilità le cose. Qual è la terapia più appropriata a lei in termini di miglioramento della qualità di vita che di prolungamento delal stessa?