A mio marito, affetto da diabete mellito da un ventina d'anni circa, è stata diagnosticata, a marzo di quest'anno, una cirrosi criptogenica. Nei mesi successivi, trascorsi nella speranza di un possibile trapianto, a seguito di un'ecografia addominale, gli viene diagnosticato un adenocarcinoma al colon (tumore di tipo pT3 G1 N1 C2). Viene dunque operato l'otto maggio del 2006 per l'asportazione, avvenuta peraltro con successo. Uscito dall'ospedale (in seguito a una lunga degenza) è stato affetto da
Iperammoniemia con episodi di encefalopatia ora superati (i valori sono rientrati nella normalità). Ad oggi il paziente presenta un versamento di liquido
Ascitico nell'addome ed edemi agli arti inferiori. Per la ripresa della funzionalità epatica è ancora possibile un
Trapianto di fegato, un innesto di cellule staminali o di una porzione dell'organo prelevato da un parente? In tal caso, quali sarebbero le strutture più accreditate cui ci si può rivolgere? Speranzosi in una risposta, Le invio distinti saluti e ringraziamenti per l'utilissimo servizio che offrite al pubblico.