Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

A mio padre di 84 anni è stata diagnosticata da

A mio padre di 84 anni è stata diagnosticata da diversi anni una Stenosi valvolare aortica calcifica severa. La situazione emersa dalle varie ecocardiografie è da diversi anni stabile. E’ asintomatico per dispnea o altro a parte due episodi di vertigini a novembre 2004 e agosto 2005. Ma la cardiologa ritiene che lo sia perché lui ha molto ridotto l’attività fisica. L’area valvolare è di 0,5 cmq. Insufficienza valvolare di media entità. Dilatazione atriale bilaterale. Insufficienza valvolare mitralica di media entità. Insufficienza valvolare tricuspidale di media entità. Ipertensione polmonare 55mmhg. Soffio 3/6 al centrum irradiato verso vasi del collo. Soffio in sede carotidea. Ecodoppler dei vasi epiaortici negativo per stenosi di rilievo. Aritmia da FA frequenza media 90/min, blocco bifascicolare (BBDx + EAS), pressione 150/70. La coronarografia ha evidenziato coronarie normali, confermato la valvola ortica calcifica ipomobile e insufficienza aortica 1-2+/4+. Fibrillazione atriale cronica. Sia la cardiologa che il cardiochirurgo viste le condizioni generali piuttosto buone (nessun problema renale o polmonare ma positivo HCV) e lo stato attivo di mio padre suggeriscono l’intervento di sostituzione con valvola biologica. Un intervento che è ancora elettivo ma che potrebbe diventare urgente perché, a loro avviso, si vedono i segni di un possibile, rapido aggravamento dello stato del cuore. Ed è infatti in lista di attesa. Ma sia il medico di famiglia che un anestesista mi hanno sconsigliato di intervenire perché i rischi sarebbero troppo alti rispetto al vantaggio. Qual è il suo parere?
Risposta del medico
Paginemediche
Paginemediche
Credo che a 84 anni l’obiettivo sia una buona qualità della vita cosa che mi sembra suo padre abbia. La decisione di operare un paziente asintomatico o paucisintomatico è sempre difficile. Situazioni del genere vanno discusse con il paziente prospettando a lui in modo il più possibile sereno vantaggi e rischi dell’intervento. Il vantaggio è senz’altro quello di intervenire in una situazione “elettiva” che comporta rischi contenuti ma non trascurabili, stimabili, nel caso di suo padre tra il 4 ed il 7% in base all’Euroscore logistico. D’altro lato, la mortalità cardiaca annua dei pazienti realmente asintomatici è assai bassa. Com’è la funzione ventricolare sinistra e c’è stato un peggioramento negli ultimi esami? Questo dato potrebbe spingere verso l’indicazione all’intervento così come gli episodi di vertigine, qualora attribuiti alla stenosi aortica.
Risposto il: 16 Gennaio 2006