A mio padre, nel 2000 è stato diagnosticato l'Epatite "C"; Curato con interferone, è riuscito a bloccare e a recedere da uno stato avanzato di cirrosi. Ciò nonostante la cura ha causato varici gastroesofagee; si è sottoposto a cauterizzazione. Novembre 2003 è stato diagnosticato un tumore nel fegato; ha subito una importante asportazione dell'
Organo 2/3. Da allora ha incorso in un progressivo decadimento fisico, fino ad alettarlo. La produzione di liquidi addominali, rendono necessarie paracentesi che lo debilitano moltissimo, anche se compensato con flebo di albumina. Le analisi del
Sangue rivelano presenza di ammonio, più o meno, a seconda del suo stato di coscienza. Devo comunque ammettere che nessuno ha ben chiaro il perchè alterni stati di coma epatico vigile a stati di normale socializzazione. Domanda: devo attendere un triste evento, o c'è modo di migliorare il suo quadro
CLINICO, alla luce del fatto che a 79 anni non è possibile parlare di trapianti in quanto non più soggetto da rientrare in graduatoria? Le Cellule staminali potrebbero ricostruire una parte di fegato per migliorare le sue reazioni epatiche? in un campo così pioneristico a chi rivolgersi?