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Esperto Risponde

accertamenti diagnosi differenziale

Buongiorno,sono una ragazza di 26 anni. Da un paio di anni mi capita di avere (con una media di 2-3 volte a settimana) dei dolori al petto (più o meno nella parte alta dello sterno) che a volte mi portano alla lipotimia, a volte alla sincope, altre volte semplicemente si affievoliscono pian piano fino a tornare tutto alla normalità. Solitamente mi capita di avere questo problema in orari serali o notturni, raramente è successo in orario antimeridiano.Ho fatto vari controlli di carattere cardiologico, da vari medici e in periodi diversi (elettrocardiogramma, ecocardiogramma, holter per 24h, tilt test, rx al torace, ecc), ma sono risultati sempre tutti negativi, cosicché tutti i medici hanno escluso che si possa trattare di problemi cardiaci.Da cosa potrebbe dipendere allora? Potrebbe essere solo un problema di stress?Il mio medico di famiglia vorrebbe farmi fare una fluorangiografia, potrebbe essere utile?L’ultimo episodio mi è capitato sabato scorso, di notte, mentre ero con degli amici. Io ho cominciato a sentire dolore (come una morsa al petto) che via via si è accentuato; quando un amico se n’è accorto mi ha fatto stendere, ma il dolore ha continuato ad aumentare ugualmente un po’ alla volta. In alcuni momenti mi sono resa conto (poi confermato da chi era con me) di aver perso conoscenza per brevi periodi (pochi minuti). Ho notato che tendevo a piegarmi su me stessa come per attutire il dolore, ma questo mi portava a farmi mancare l’aria. Quando, invece, ero stesa supina, il dolore era forte, ma respiravo bene e sentivo il mio corpo come più “tranquillo”. Tutto questo è durato per circa 4 ore, quando quel dolore è cominciato a diminuire lentamente, fino a scomparire dopo altre 14 ore, nelle quali sono riuscita a fare tutto ciò che dovevo in modo quasi regolare (solo dopo sforzi mi si accentuava un po’ quel dolore).In quelle ore in cui sono stata male io non sapevo quale fosse la cosa migliore da fare per poter stare meglio e gli amici che erano con me si sono sentiti un po’ impotenti perché non sapevano cosa fare. Quando, in passato, alcune volte, sono stata portata al pronto soccorso (in quelle occasioni c’era sempre stata una sincope o una lipotimia), mi veniva fatta una flebo di sali minerali, dopo poche ore mi riprendevo e mi veniva sempre detto che la causa era di aver mangiato poco durante l’ultimo pasto e si chiudeva lì. Ma questo mi ha sempre lasciata scettica, perché so che non si è mai trattato di una scarsa alimentazione, ma l’ho sempre visto come un espediente per “chiudere il caso”.Vi pongo un’ultima domanda, che, alla luce di questo, oggi per me è importante: visto che ad oggi ancora non so esattamente da cosa dipende, cosa posso fare affinché mi passi quel dolore quando mi succede?Spero di aver inserito questa domanda nella sezione corretta.Ringrazio per l'attenzione,Agnese
Risposta del medico
Medico di Medicina generale

Buonasera!Esclusa una ipotetica problematica cardiaca a seguito di controlli specifici come da lei riferito, bisogna escludere altre possibili cause. Immagino abbia già fatto anche analisi ematochimiche, tuttavia poichè non riferite, potrebbe controllare l' emocromo e la glicemia. Un altra possibile causa di dolore retrosternale notturna potrebbe essere un  reflusso gastro-intestinale (anche se non spiega tutti i sintomi), per escudere tale problema potrebbe fare una esofagogastroduodenoscopia o provare a prendere per un periodo di tempo degli antiacidi e vedere se migliora. Altra spiegazione possibile è che si possa trattare di una sindrome ansiosa che si scatena acutamente con questi attacchi.

Risposto il: 16 Maggio 2012