L
'ansia sociale o detta anche fobia sociale si caratterizza per una serie di aspetti tra cui semplificando molto:
- elevato stato di allarme di fronte a situazioni sociali: mangiare in pubblico, parlare in pubblico, leggere in pubblico, camminare in pubblico etc.
- alcune
convinzioni disfunzionali sugli altri, vissuti come attori ipercritici ed attenti a vedere ogni singolo difetto
- alcune convinzioni disfunzionali sulle
conseguenze dei propri eventuali e personali errori: tutti vedranno, tutti giudicheranno, farò una figuraccia irrimediabile, non potrò sopportare etc.
- alcune
convinzioni disfunzionali su di sè: non sono in grado, non sono all'altezza, non dovrei essere timido etc
-
circoli viziosi psicologici specifici tra cui ad esempio: divento talmente attento all'ansia che provo nel momento in cui devo affrontare una prestazione in pubblico, che il solo sentire l'ansia mi spaventa al punto da far aumentare l'ansia;
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comportamenti protettivi di evitamento: evito le situazioni sociali che mi fanno sentire in ansia, in questo modo ottengo il vantaggio di non provare l'ansia con l'effetto negativo che l'ansia diventa una "bestia" indefinita, ovvero una paura ancora più grande
pertanto rispetto al tuo bisogno di rassicurazione relativamente all'esame che devi affrontare innanzitutto credo che non sarai l'unico a sentirti allarmato, in quanto un'esame indipendentemente da quale esso sia è una sfida per tutti. al limite se sei così preoccupato dell'eventuale atteggiamento critico degli altri prova ad osservarli, osserva se veramente sono così attenti e giudicanti nei tuoi confronti o di fronte ai tuoi eventuali errori. penso anche però che tu debba accettare di sbagliare e sdrammatizzare le conseguenze dei tuoi errori eventuali, perchè in fondo è solo sbagliando che si impara e questa è una regola che vale per tutti indistintamente. Evitando non si sbaglia mai ma non si cresce.
Rispetto al tuo quesito generale penso che una terapia per imparare a gestire l'ansia sociale non possa durare solo 5 incontri, sono troppo pochi per ottenere dei cambiamenti. al limite potresti valutare l'opportunità di una psicoterapia cognitivo comportamentale, che di fronte a difficoltà di questo tipo risulta essere piuttosto efficace e pratica.