A seguito di un mal di schiena mi sono sottoposto ad una TAC lombo/sacrale. Quale reperto occasionale mi è stata riscontrata una dilatazione dell’aorta addominale. Mi sono sottoposto ad una angiotac con mezzo di contrasto ed il referto è stato il seguente: Esame eseguito con apparecchio TC multisilice. Aneurisma sacciforme dell’aorta addominale sottorenale, diametro assiale max 37 mm., Long. circa 40mm, caratterizzato da trombo eccentrico sulla parete lateroposteriore a sinistra.
Ho fatto visionare il dischetto ad un emodinamista il quale ha consigliato l’intervento immediato con endoprotesi. Un chirurgo vascolare unitamente ad un radiologo ha invece consigliato una attesa di tre mesi per una eco addominale per poi valutare il da farsi. Gradirei un Vs cortese consiglio alla luce della mia età (75 anni) e della circostanza che sono portatore di pacemaker. Grazie.
Riguardo alla risposta non è semplice poiché l'aneurisma sacciforme è un aneurisma indipendentemente dalle condizioni di partenza a rischio maggiore, inoltre se il suo gruppo sanguigno è A ed ha altre comorbilità come pressione alta o sovrappeso ad esempio il rischio di rottura è reale, sarebbe utile visionare le immagini. Se il trombo si pone a protezione della parete non vi è un urgenza immediata, anche se un saccifore di 37 mm lo potremmo paragonare come pericolosità ad un fusiforme di 5,5-6 cm. Dunque la risposta sarebbe meglio mettere un endoprotesi per escluderlo. Ma occorre mettere sul piatto il cuore e la sua condizione generale. Ma di norma vi è indicazione a trattamento endovascolare.
Un follow-up a tre mesi cambia poco o si fa a sei mesi allora se varia anche di 4-5 mm occorre operarlo in breve! So di non essere molto chiaro in questa risposta ma l'aspetto anatomico e le comorbilità che ruotano intorno a tale patologia ovviamente indicano la prognosi dello stesso. Ma tra un sacciforme e un fusiforme della stessa dimensione è meglio un fusiforme con trombo parietale.