Salve, scrivo questo messaggio forse come un flusso di coscienza.
A partire da un po’ di mesi a questa parte, in particolare da giugno, ho iniziato a provare un'incontrollabile paura di svenire che, pian piano, mi sta privando di tutto ciò che amo fare nella vita.
L’unico momento in cui sto bene è quando sono con il mio fidanzato, con lui riesco ad uscire, a staccare la testa dai pensieri e fare anche le cose che più mi spaventano perché mi fanno credere di poter svenire.
Sottolineo come in passato mi sia capitato di svenire più volte, ma mai si è sviluppata una vera e propria fobia o ansia come in questo caso anzi, mi riprendevo e proseguivo la mia giornata e la mia vita tranquillamente, senza neanche ricordarmi che fosse successo.
Ad oggi mi sembrava di aver fatto dei passi avanti, ma in realtà mi rendo conto di come più passi il tempo e più questi passi li faccio indietro e non in avanti, ogni giorno che riesco ad uscire di casa con il mio fidanzato e dimostrare a me stessa di star bene mi dico vedi, andrà sempre meglio adesso, invece non appena resto sola peggiora tutto, non riesco più ad uscire sola per fare la spesa, per andare all'università o semplicemente per fare una passeggiata con le amiche, qualsiasi attività che mi richieda il dover uscire e stare sola la evito trovando scuse, le quali però mi fanno stare sempre peggio.
Con l’aumentare delle cose che evito di fare sento crescere dentro di me una rabbia incontrollabile e tanta tristezza per tutte quelle cose che voglio fare e non riesco a fare.
Ogni sensazione fisica la ricollego ad un imminente svenimento, qualsiasi, e il tutto è peggiorato da quando stavo per avere un calo di pressione mentre mi recavo in università.
Prima di quel calo di pressione riuscivo a fare le cose, sebbene con un’ansia costante, dopo quell’avvenimento, invece, mi risulta difficile qualsiasi cosa e, semplicemente, evito di vivere.
Per quanto io dica a me stessa di riprendere in mano la mia vita, non riesco ad allontanare quel pensiero dalla mia testa e non faccio altro che riguardare vecchie foto e video, nella speranza che quella ragazza ritorni in me, perché ad oggi non so veramente più come potrei uscire da questa situazione e, soprattutto, se ne uscirò mai.
Ho tanti programmi nei prossimi mesi, ma ormai inizio a credere che questi verranno mandati in fumo, perché non riuscirò a portarli a termine né riuscirò a godermi momenti che desidero tanto, e questo mi fa sentire ogni giorno più triste, ma anche ansiosa.
Spesso i disturbi peggiorano se tardiamo a chiedere aiuto, poiché soprattutto alcuni di essi progrediscono come in un circolo vizioso. Per invertire la marcia è necessario l'aiuto di uno psicoterapeuta e spesso anche un apporto farmacologico. Non vale la pena stare così. Chieda aiuto ad uno specialista. Sono disturbi che si curano.