Buonasera,
in termini "semplici", gli acciacchi della vecchiaia hanno effetti anche sul cervello, che subisce una serie variabile di insulti ischemici di piccola entità, che in generale tendono ad accumularsi nel tempo e che non danno in genere particolari manifestazioni sintomatologiche, specie quando non coinvolgono aree cerebrali "strategiche", ovvero deputate a funzioni definite come "superiori". Il reperto RM descritto, seppur nel contesto di una patologia demenziale genericamente descritta, non deve quindi costituire fonte di particolare preoccupazione: il controllo dei fattori di rischio modificabili (pressione arteriosa in primis), unitamente a periodici accertamenti diagnostici (fra cui ecocolordoppler dei tronchi sovraortici ed ecocardiogramma) e a controlli ambulatoriali presso il proprio specialista neurologo, rappresentano l'approccio a mio giudizio migliore per questa situazione.