Le aree descritte come iperintense in T2 sono da intendersi come molteplici zone di sofferenza su base ischemica (aree gliotiche) non recenti, da porre in relazione alla presenza di problematiche vascolari che sicuramente in una persona anziana sono di frequente riscontro. E' plausibile che le suddette lesioni subiscano un incremento nel tempo a causa del ripetersi di questi 'episodi ischemici', per lo più silenti, che vanno comunque correlati sempre con la clinica. Il controllo ottimale dei valori di pressione arteriosa e dei fattori di rischio modificabili (es. un eventuale diabete in scarso compenso), può in generale essere d'aiuto nel rallentare i fenomeni descritti. A tale scopo parrebbe utile effettuare periodicamente un ecodoppler dei tronchi sovraortici ed un ecocardiogramma, seguendo le indicazioni dello specialista.
Infine, la presenza di dilatazione del sistema ventricolare e degli spazi subaracnoidei è correlabile in generale con la presenza di atrofia, ovvero un processo degenerativo cui il cervello di ognuno di noi è soggetto col passare degli anni, che in alcuni individui può avvenire con modalità più o meno marcate,ma che vanno valutate secondo la sintomatologia ed i dati neuroradiologici dallo specialista neurologo per le eventuali indicazioni del caso.
Cordiali saluti.