Buonasera dottoressa,
sono una ragazza di 28 e da ottobre ho notato un diradamento nei capelli, un giorno mi sono guardata allo specchio e mi è sembrato proprio di vedere la cute al centro della testa. Da quel momento sono iniziate le paranoie. L’anno scorso ho fatto delle decolorazioni ai capelli e ho pensato potesse essere quello così sono tornata a fare l’hennè naturale, ho sempre avuto capelli normalissimi senza nessun tipo di problema.
Comunque data l’ansia sono andata a fare più di una visita dermatologica da tre dottori differenti: uno mi ha detto che non avevo assolutamente niente, il secondo ha fatto la visita con la telecamerina sul cuoio capellutto dicendo che la situazione era normale che avevo capelli grandi, medi e nuovi e che erano sani, il terzo ha fatto il pull test che è risultato negativo e ha detto che probabilmente i fusti si sono assottigliati (me li sento più sottili) e che per questo vedo di più il cuoio capelluto ma che i miei bulbi sono tutti pieni e non c’è nessuna caduta mi ha dato due integratori da prendere per 3 mesi per normalizzare la situazione dicendo che ho un calo di vitamine e minerali. Io però continuo ad essere spaventata e ho il terrore sia un problema genetico, non ho casi di alopecia femminile in famiglia ma mio padre e i miei fratelli non hanno i capelli al centro della testa e ho paura di avere lo stesso disturbo. Conviene che vada a fare un’ulteriore visita? Bastano gli integratori per risolvere l’assotigliamento? È normale che mi sia resa conto del problema da un giorno all’altro senza aver notato nulla prima?
Grazie mille
Dalle tre visite in pratica non è emersa una diagnosi. Se il pull test è negativo non c'è un telogen effluvium ossia una perdita eccessiva di capelli. Con la dermatoscopia non si vedono i capelli in ricrescita ma un eventuale assottigliamento. Bisognerebbe sapere come è il ciclo, se il padre di sua mamma aveva pochi capelli, quando è iniziato il tutto. Per ora assuma gli integratori ma cercherei un collega esperto in Tricologia nella sua zona che possa fare una diagnosi.
esamiCordiali saluti Dr.ssa Sonia Devillanova