Braccio sx con vena trombizzata dopo chiusura fistola FAV
Salve dottore, mio marito ha 53 anni e tre anni fa ha avuto il suo secondo trapianto renale, è andato tutto bene quindi ci hanno fissato l'intervento per la chiusura della fistola al braccio sx. Subito dopo l'intervento abbiamo visto che gran parte dei rigonfiamenti era rimasta e sotto la cicatrice c'era una pallina molto dura e rossa grossa come una mandorla. All'ospedale ci hanno detto che non era niente e che col tempo sarebbe diminuita. A distanza di un mese invece, tutto l'avambraccio ha iniziato ad indurirsi causando un dolore lancinante. Siamo andati dal medico e ci ha detto che la vena si era trombizzata, che non c'erano pericoli e che piano piano si sarebbe risistemata senza dover fare niente, terapia per il dolore a parte.
Vorrei chiedere il suo parere sulla questione, sapere se secondo lei possiamo davvero stare tranquilli, lasciando stare tutto cosi, oppure sarebbe meglio trattare in modo diverso il problema e in che maniera.
Spero di essere stata esaustiva, la ringrazio e saluto.
Un parere adeguato lo si può dare solo visitando il Paziente, pertanto un controllo chirurgico, dove ha eseguito l'intervento di chiusura della fistola, potrebbe essere utile anche solo per tranquillizzarvi. Cordiali saluti