Buongiorno dottori avrei una domanda da esporvi. Quattro anni fa avevo intenzione di sottopormi alla sleeve gastrectomy per dimagrire... una volta finito il percorso di esami da fare mi ricoverarono e il giorno dopo entrai in sala operatoria,non so molto di quello che successe ma so che appena mi intubarono un polmone non ventilava e l'altro ventilava al 40%... riuscirono a risvegliarmi dall'anestesia ma non riuscirono a farmi l'intervento.... dopo questo episodio feci degli accertamenti per capire cosa fosse successo e da quegli accertamenti uscì fuori che sono allergica a farmaci di anestesia.
Ora ho appurato che volendo posso riprovare con l'intervento perchè hanno trovato farmaci alternativi... ma io ho sempre un dubbio, visto che fin da piccola soffro di broncospasmo.. se non sia stato proprio il broncospasmo a provocarmi questa reazione visto che uscita dalla sala operatoria non avevo gonfiore o macchie sul corpo che potessero dimostrare una crisi allergica... ora vorrei riprovare con l'intervento ma ho un dubbio costante ,e se dovesse ripresentarmi un broncospasmo??? ne sopravvivrei?? quindi la mia domanda è c'è un modo per prevenire questo broncospasmo??? oppure nel caso in cui sotto anestesia dovesse ripresentarsi cosa si può fare per salvarmi la vita?? c'è una speranza o devo rinunciare all'intervento??? grazie per il vostro tempo... attendo vostra risposta...
Gentile signora Lei soffre di asma bronchiale (il broncospasmo è quella condizione che è tipica del soggetto asmatico, che si presenta nell'asmatico per stimoli che per un soggetto non asmatico sono banali ed innocui). I soggetti asmatici ed obesi hanno normalmente un'asma più severa rispetto ai non obesi. Spesso soggetti di sesso femminile hanno un'asma più severa. Questo è quanto è giusto che sappia. Le consiglio di farsi seguire presso una struttura pneumologica specializzata nel trattare l'asma severa.
L'asma è una malattia cronica che si presenta a crisi. Nell'intervallo fra le crisi il soggetto è spesso completamente asintomatico. La gravità dell'asma si giudica dalla frequenza di presentazione delle crisi asmatiche. Essendo una malattia cronica, deve essere cronicamente trattata (modificando la posologia dei farmaci - sempre da parte dello pneumologo - in base al maggiore o minore CONTROLLO dell'asma. Probabilmente le sue vicissitudini in sala operatoria si sono verificate perché l'asma non era ben controllata o addirittura era senza terapia. Cordiali saluti.