La notizia che lei riporta si riferisce al fatto che i genotipi favorevoli dell’epatite C (2 e 3) hanno delle percentuali di rispsta alla terapia con IFN+RBV maggiori rispetto agli altri genotipi. E’ tuttavia una notizia già nota da tempo e la terapia di queste forme è effettuata da tutti i Centri epatologici in maniera omogenea.