La sua lettera è un po’ confusionaria ed è molto incentrata sui referti degli esami, di cui peraltro non comunica la precisa successione, e poco sulla storia clinica. Purtroppo questo è indice che ormai si ha molta più fiducia negli esami, mentre invece una corretta storia clinica dà informazioni molto più chiare. Sembra di capire, comunque, che Suo padre abbia subito, oltre ai tre bypass, anche un infarto della parete inferiore del cuore in un periodo compreso tra il primo ecocardiogramma da una parte, ed il secondo ecocardiogramma e l’ecg dall’altra. La scintigrafia, che non si riesce a collocare temporalmente, evidenziava già un difetto di perfusione. E’ probabile che il Suo cardiologo, rilevando il danno infartuale, abbia ritenuto opportuno ripetere l’esame in vista di una eventuale nuova coronarografia. Il resto sembra di poca importanza e la terapia, se i dosaggi sono corretti, sembra per il momento abbastanza appropriata.