mi dispiace, ma la tachicardia ventricolare è una patologia molto seria, che deve essere affrontata avendo chiari tutta una serie di elementi clinici che io non conosco, per poter dare un giudizio in termini prognostici e sul trattamento attuato. In particolare dovrei sapere: 1) se è stato l’unico episodio in vita sua, e che sintomi ha determinato (ha perso conoscenza?); 2) che frequenza e che morfologia avesse all’elettrocardiogramma la tachicardia ventricolare; 3) se è stato esaminato lo stato delle coronarie, direttamente con la coronarografia o almeno con un test “provocativo”; 4) l’esito dello studio elettrofisiologico che è stato eseguito prima dell’ablazione; 5) se sono stati presi in considerazione per la terapia il defibrillatore impiantabile e l’amiodarone. Non so se è in grado di rispondere a tutte queste domande, ma più elementi fornisce più approfondito può essere il giudizio. La prego quindi di riscrivere.