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Esperto Risponde

c'è un dibattito in corso

Egregio dottore, mia madre 79 anni, cardiopatica con angioplastica da tre anni, ha subito ultimamente una lieve ischemia cerebrale. Il neurologo ha deciso di aumentare la dose di cardiospirina che mia madre prende dall' epoca dell'infarto; vorrei sapere se tale decisione è ottimale o potrebbero presentarsi effetti collaterali indesiderati o, peggio, pericolosi. La ringrazio. Anna
Risposta del medico
Dr. Massimo Barrella
Dr. Massimo Barrella
Specialista in Neurologia
Ricordo un congresso noiosissimo in cui tutti gli studiosi litigavano sulla dose di acido acetilsalicilico da somministrare per la prevenzione dell'ictus: c'è chi sostiene la dose di 100 mg (cardioaspirina), chi di 500 mg (aspirina e basta), chi invece tutt'altro farmaco (per esempio ticlopidina). Il dibattito si basa su tanti gruppi di tanti pazienti (cavie?), in cui i ricercatori contano le percentuali di ictus usando questo o quell'altro rimedio. Sinceramente, mi rendo conto che oggi molta ricerca medica va avanti così (è la "medicina basata sull'evidenza"), però mi ricorda sempre i polli di Renzo. Cioè, ragionando in tal modo nessuno saprà mai dire cosa è meglio fare specificamente per sua madre. Io, per quanto relativamente giovane, amo ragionare da vecchio medico di campagna: "primum, non nocere", meno dai meglio stai. Saluti
Risposto il: 24 Febbraio 2012