Caro Domenico,
esistono diversi fenomeni in neurologia caratterizzati dalla ripetizione di fenomeni improvvisi.
Per quanto apparentemente simili, i meccanismi in gioco possono avere nature molto diverse.
La presenza di un dolore al capo induce sempre a pensare ad un attacco di emicrania, anche se per potersi esprimere in questo senso bisogna aver ben presente la modalità del dolore (sede, irradiazione, durata, tipo di dolore, fenomeni associati, ect). Nelle emicranie cosiddette "classiche" è presente la comparsa di fenomeni neurologici che precedono l'attacco, detti aura. L'aura emicranica ha le carattristiche di un deficit focale di una funzione nervosa superiore (vista, movimento, sensibilità, ect) che dura qualche istante prima dello scatenamento dell'attacco doloroso. Il tipo di aura che tu descrivi (sempre che si tratti di un'emicrania) è d'altra parte un pò infrequente, protrebbe trattarsi di un'afasia (difficoltà ad esprimersi verbalmente) o un disordine corticale più complesso.
Ciò detto, la descrizione dei fenomeni potrebbe anche far pensare ad un'epilessia, in cui lo stato "confusionale" corrisponderebbe a quella che noi chiamiamo "crisi parziale complessa", e la cefalea essere un'espressione collaterale alla crisi.
Ci sono poi alcune malattie molto rare, che possono dare sintomi simili alla tua descrizione, come la porfiria acuta intermittente, e poi escludere che gli attacchi non siano veramente in relazione con eventi cardio-vascolari intercorrenti.
Come vedi, la materia è piuttosto complessa. Studiare ciascuna di queste ipotesi richiederebbe secondo me un ricovero. Purtroppo nel nostro Paese sta diventando sempre più difficile ricoverare persone per diversi giorni a scopo puramente diagnostico. Credo che in ua struttura universitaria, o in un ospedale a vocazione scientifica potresti trovare ancora ascolto per il caso di tuo fratello.