L’omocisteina è oggi considerato un nuovo fattore di rischio per l’aterosclerosi anche se i dati scientifici non sono molto solidi. Come lei sa l’aterosclerosi è responsabile dell’infarto, dell’ictus e di patologie a carico dell’aorta e degli arti inferiori. Alti valori di omocisteina possono far progredire l’aterosclerosi coronarica quando questa si è già manifestata con la comparsa di angina pectoris o l’infarto provocando recidive.