Era un suo diritto conoscere ed un dovere dei medici informarla della sua malattia, dell'intervento che si andava ad effetture, delle possibili complicanze, delle possibili alternative alla terapia proposta. Il consenso non necessariamente deve essere scritto ma è sufficiente che lei abbia avuto adeguata informazione. Infine non creda che il prof. inglese debba avere per forza ragione lui. I medici sono uomini ed in italia come in inghilterra e nel resto del mondo ce ne sono di validissimi e di meno validi.
Se ritiene che il CTU non abbia svolto adeguatamente il suo compito esistono vie legali ed ufficiali (suo consulente di parte) per contrastare quanto affermato dal CTU. Un eventuale suo consulente, studiatosi accuratamente tutti gli atti, potrà rispondere anche ai rimanenti dubbi sollevati nella domanda (aderenze, peritonite, eccetera),