L'evoluzione dei disturbi con dolore renale e febbre fa pensare in prima battuta ad una cisto-pielite, ma si impone l'esecuzione di una
ecografia dell'addome, di cui lei non ci riferisce, per escludere altre possibili cause e complicazioni. I batteri coinvolti in queste infezioni delle vie urinarie provengono esclusivamente e con assoluta certezza dal suo intestino ed è essenzialmente lì che vanno riposte le maggiori attenzioni. Non si tratta di un problema di igiene locale, ma essenzialmente di uno
squilibrio della flora batterica intestinale (disbiòsi) con prevalenza di batteri più aggressivi che si sostituiscono a quelli normalmente presenti nella zona uro-genitale.
Il seppur minimo trauma del rapporto sessuale è spesso in grado di rompere un equilibrio instabile e scatenare l'insorgenza di cistite, più o meno intensa e complicata. Insistere eccessivamente con gli antibiotici (alemno in assenza di febbre) è controproducente poiché a fronte di un transitorio risultato a livello urinarie, non si fa altro che selezionare a livello intestinale batteri sempre più resistenti ed aggressivi. Fermenti lattici, probiotici, integratori delle più varie specie vanno certamente bene, ma più di tutto è importante affrontare il problema dal punto di vista gastro-enterologico e nutrizionale. Questo poiché in qusi tutti i casi dietro a queste complicazioni si nasconde un'
alimentazione errata o delle intolleranze alimentari misconosciute, che devono essere ricercate con estrema attenzione. Sopra a tutto questo, l'indicazione a perseguire una abbondante idratazione, bevendo 2 litri d'acqua al giorno è ovviamente un consiglio di universale validità.