Gentili dottori, Io per primo, circa 10 anni fa, ho combattuto la depressione (sono arrivato al tentato suicidio). Posso dire con orgoglio di avercela fatta e di aver vinto...da solo! Non ho mai avuto supporto da nessuno e ho sviluppato una forza d'animo che mi ha aiutato molto a raggiungere un certo successo nella vita. Ora una carissima persona che fa parte della mia vita si trova nella mia stessa situazione di qualche anno fa. Questa persona è seguita da un medico, fortunatamente, ma vive una vita molto solitaria e la sua situazione invece di migliorare sta peggiorando.
Voglio dare tutto il mio aiuto ma siccome quando è toccato a me non ho avuto un supporto, non so bene come dovrei comportarmi. Questa persona sa che non sono stato bene in passato, ma non sa neanche lontanamente quanto. Dovrei parlare con lei della mia depressione passata e di come l'ho superata?
Gentile utente, la trovo una buona idea. Supportare una persona con la depressione è un ottimo modo per migliorare la qualità di vita. Certamente il modo più sicuro per bloccare la crisi depressiva e uscirne in fretta è con una buona terapia farmacologica, congiuntamente alla psicoterapia. Il fatto che lei ne sia uscito da solo non deve ingannare: certe forme depressive regrediscono da sole, in modo completo o parziale. La differenza tra aspettare e seguire una terapia sta nelle tempistiche: mesi e mesi stando depressi con rischi suicidari contro una tempistica ridotta a 1/10 e un professionista in grado di fare un’accurata diagnosi, tutelando la persona da rischi inerenti la depressione stessa: che fa se non si dorme per mesi? Quindi c’è poco da scherzare: subito consulenza psichiatrica e psicoterapia.