Queste microareole, "esiti di eventi post-ischemici o di significato gliotico reattivo", sono il principale argomento di questa rubrica internet. Tanti pazienti si sottopongono a RM cerebrali senza un preciso sospetto clinico (nel suo caso, la familiarità per neoplasie cerebrali è probabilmente una motivazione un pò più giustificata) ottenendo in cambio un referto di dubbio significato che li getta ancora di più nello sconforto e nella paura. D'altra parte il neuroradiologo è da solo di fronte ad un'immagine, non davanti al paziente: lui è obbligato a descrivere minuziosamente tutto ciò che gli si para davanti, ma non è tenuto a reinterpretare ciò che vede alla luce dei sintomi e dei segni clinici del paziente. Anzi, in genere si sforza (proprio per cercare di evitare inutili allarmismi) di escludere subito la presenza di lesioni caratteristiche di patologie gravi (come nel suo caso, le ha detto chiaramente che lei non ha nè un tumore nè una sclerosi multipla). Il problema secondo me è che è venuta a mancare una solida gestione clinica della diagnostica: appena uno c'ha sintomi "strani", gli fanno fare la risonanza, senza chiedersi cosa si va a cercare. Il risultato è la crescita smodata di spesa sanitaria (che poi viene tagliata riducendo le lenzuola negli ospedali) e contemporaneamente di patologie ansioso-ipocondriache.
Saluti