La steatosi è una condizione in cui vi è accumulo di grassi nelle cellule del fegato. Essa è causata frequntemente da un abuso di bevande alcoliche, ma si trova anche associata ad infezione virale da HCV, nelle intossicazioni da farmaci e nelle malattie epatiche croniche dovute a patologie metaboliche. Tuttavia si può anche presentare anche in condizioni in cui non è associata ad alcool né ad altri fattori noti (Non Alchoolic Fatty Liver, NAFL). Quest’ultimo caso è una condizione, oltre che comune, non sempre benigna, perché può associarsi ad infiammazione e necrosi epatica (Non Alchoolic Steato-Hepatitis, NASH) ed alla capacità di progredire, se pure in modo lento, a cirrosi epatica ed epatocarcinoma. Pertanto l’effetto dannoso di sostanza presenti nelle vernici, diluenti e colori a spruzzo può essere in grado di determinare un danno epatico che si può estrinsecarsi con l’aspetto della steatosi epatica. La steatosi epatica è una patologia fino a pochi anni orsono non riconosciuta; essa si è rapidamente e prepotentemente guadagnata l’attenzione di clinici e ricercatori per due motivi; da un lato, a causa della diffusione di patologie e condizioni predisponenti, derivate dalle mutate abitudini alimentari e stile di vita, dall’altro, per la sempre maggiore popolarità, specie nella popolazione “sana”, di test ematici e di indagini ecografiche che diagnosticano tale patologia nella sua prolungata fase asintomatica. Da segnalare inoltre che appare in aumento il numero di pazienti con NASH “primitiva”, vale a dire non associata alle cause tradizionalmente riconosciute di steatosi (obesità, dislipidemia e diabete). Questo riscontro, unitamente all’elevata frequenza della steatosi, che rappresenta attualmente la prima causa di ipertransaminasemia nei paesi occidentali (studi recenti suggeriscono che la steatosi non alcolica è presente nel 20% della popolazione occidentale, la steatoepatite nel 3%) ha stimolato l’interesse sui meccanismi che ne determinano l’insorgenza e lo sviluppo, molti dei quali rimangono non risolti. Per informazioni dettagliate sulla steatosi, sulla sua cura e sulle diete rimandiamo alle schede.