Da bambino soffrivo di tachicardie parossistiche sopraventricolari per sospetta via anomala. ho preso l'almarytm e all'età di diciassette anni sono stato autorizzato a sospendere il farmaco perché non si verificavano più episodi di crisi.
ora, a distanza di quindici anni, volendo mettere un punto sulla questione, mi sono recato da un professore di un ospedale di Milano.
questi, in quindici minuti di visita, mi ha detto che non posso avere certezza della mia guarigione e che il suo consiglio era di sottopormi allo studio elettrofisiologico con eventuale ablazione della via potenzialmente 'funzionante'.
ora, mi domando se ci sono rischi al riguardo. lui ha indubbiamente una grande esperienza, ma se nel mio caso fosse stato un po' precipitoso e quest'intervento risultasse inutile o addirittura pericoloso?
Risposta del medico
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E’ importante sottoporsi a studio elettrofisiologico per eventuale ablazione. Il suo problema potrebbe ripresentarsi .