Da circa 6 mesi soffro di extrasistoli accertate con ECG Hoter con la seguente diagnosi:"Ritmo sinusale alla freq. tra 55 e 129; numerose extrasistoli ventricolari di morfologia differente con mia di 400 msec, ripetitivie con saltuaria coppia (50); assenza di turbe della conduzione e di significative modificazioni ischemiche del tratto STT." Visitato da un cardiologo, mi ha prescritto un Beta-bloccante Congescor al dosaggio di 0,25 (che però non ha sortito alcun beneficio) mentre al successivo dosaggio a 0,50 ha dato i primi consistenti risultati, affiefolitisi però in quest'ultimo periodo. Secondo Voi, l'aver subito prescritto un beta-bloccante è stato un approccio adeguato ovvero sarebbe stato meglio approfondire? Dalla visita cardiologica non sembra essere risultato nulla di partiolare. Preciso di fare uso di inibitori della pompa protonica causa predisposizione al reflusso gastro-esofageo, e di ormoni tiroidei causa ipotiroidismo subclinico (con presenza di noduli monitorati con ago-aspirato). In fiduciosa attesa di una Vs. cortese consulenza, porgo cordiali saluti.
Risposta del medico
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le extrasistoli di per se non andrebbero curate: bisogna fare un ecocardio ed un test da sforzo per escludere cardiopatie: se queste sono escluse non vi è indicazione a terapia alcuna