Dall'età di 14 anni soffro sporadicamente di extrasistoli ventricolari, anche in forma bigemina, come documentato da alcuni ecg. ho eseguito numerosissime visite cardiologiche, aritmologiche nonchè test non invasivi. gli ultimi, risalenti a circa 3 mesi fa, evidenziano quanto segue;
ECG a riposo: ritmo sinusale (fc 78) normale; holter: normali escursioni della frequenza cardiaca, un battito ectopico sopraventricolare, nessun fenomeno ventricolare, non alterazioni del tratto st-t; eco-doppler: normale la cinetica regionale e globale del ventricolo sx, normali le dimensioni delle cavità cardiache esplorate, minimo rigurgito mitralico in valvola morfologicamente nella norma, eco nella norma; ecg sottosforzo: test massimale (raggiungimento della massima
Frequenza cardiaca teorica) negativo per ischemia miocardica inducibile dallo sforzo; nessun evento aritimico; normale l'incremento cronotropo e pressorio; normale la capacità di recupero. sono un soggetto particolarmente ansioso, fumo circa 10 sigarette al giorno, non svolgo particolare attività fisica (percorro a piedi circa 4/5 km al giorno per raggiungere il posto di lavoro), ho un'assetto lipidico nella norma, nessuna
Familiarità per cardiopatie ed una pressione arteriosa che varia molto in funzioni degli stati d'animo (da 110/70 a 140/90). su consiglio dell'artimologo nonchè degli utili cardiologi interpellati ho iniziato una blanda terapia di betabloccanti (10 mg al bisogno di Tenormin) che francamente hanno il potere di interrompere qualsiasi fenomeno aritmico. a questo punto chiede il vostro stimato parere in merito alla mia situazione fisica: si tratta solamente di una serie di fattori ansiogeni ed emozionali che incidono negativamente sull'attività elettrica del mio cuore oppure l'inizio di problemi che potrebbero portarmi allo sviluppo di una vera e propria cardiopatia? grazie per l'attenzione.