Buonasera Gentili Dottori, Vi scrivo riguardo un problema che mi accompagna da anni. Soffro ormai da 5 anni di una secchezza della bocca continua, ho escluso tutte le cause reumatologiche quali Sjögren e endocrinologiche, la saliva la produco, è solo una mia sensazione. Son convinta che sia dovuto a una causa, e vorrei un Vostro parere in merito. Dato che quando ero più piccola andavo a casa di questa mia amica che aveva un cane, e ogni tanto facevano pure Mangiare gli avanzi nel piatto..sono convinta che dato che ogni tanto mangiavo lí abbia preso qualche parassita. Ho letto su internet su dei libri che molto spesso provocano danni cerebrali e la risonanza magnetica encefalo risulta negativa.. e io son sicura che mi abbia infestato l’encefalo qualche parassita e che in una risonanza che io ho fatto anni dopo non si sia visto nulla. Magari mi ha danneggiato l’ipotalamo o qualsiasi altra parte dandomi questo sintomo. La risonanza io l’ho fatta dopo anni dall’inizio del sintomo e senza contrasto quindi le eventuali lesioni o danni o non si sono visti o si sono rimarginati e non più visibili. È possibile la mia teoria avendo escluso tutte le altre cause?
Gentile signorina. La sua idea, più che improbabile, è assolutamente singolare e praticamente impossibile. Purtroppo affidarsi ad internet senza le dovute competenze e senza un confronto con un esperto produce spesso solo problemi. L’internauta ha spesso certezze, e la mancata corrispondenza tra l’idea che ha in mente e il mancato riscontro (nel suo caso la certezza di una infezione da parassiti, peraltro anomala nelle modalità di trasmissione, e l’assenza di lesioni alla risonanza magnetica), spesso non lo fa demordere, ma paradossalmente lo porta alla ricerca di ulteriori sfumature e possibilità, con un circolo vizioso sempre più sofferto. Il rischio è un intenso coinvolgimento emotivo che fa a pugni con la ragione. Non avendo certezze, non essendo un internauta ma un semplice medico sempre pieno di dubbi, pur consapevole che probabilmente non sono il primo a suggerirlo, la invito a prendere in considerazione gli aspetti psicologici relativi al suo problema. Questo non vuol dire che non possa esistere una causa organica alla base del fastidio che lei descrive, né rappresenta, come lei probabilmente temerà, che il disturbo sia minimizzato con il rischio di essere trascurato, ma consente di valutare l’aspetto più importante, e forse unico, del problema che lei descrive. Saluti.