Definire la risposta a breve, medio e lungo

Dipende dal grado e dalla rapidità con la quale si ostruisce la femorale. Se l’ostruzione è molto rapida il tessuto muscolare della gamba non riceve più sangue e compaiono violenti dolori all’arto. L’arteria deve possibilmente essere il più rapidamente possibile riaperta altrimenti i tessuti muscolari dell’arto inferiore andranno incontro a necrosi (morte cellulare) e l’arto potrà dover essere amputato. Se l’ostruzione avviene gradualmente, specie inizialmente, il sangue che arriva all’arto potrà essere sufficiente per non avere problemi a riposo o camminando adagio. Camminando invece più celermente il quantitativo di sangue non sarà più sufficiente al lavoro che i muscoli dell’arto stanno svolgendo e comparirà solo allora dolore all’arto, soprattutto localizzato al polpaccio (come un forte crampo). Esso cesserà gradualmente interrompendo l’attività. La malattia può proseguire lentamente e potranno formarsi dei circoli arteriosi collaterali che potranno mantenere anche per lunghi periodi una discreta funzionalità dell’arto. E’ comunque da sottolineare come alla comparsa di una sintomatologia dolorosa al cammino (claudicatio) cui sopra ho accennato, conviene consultare subito un angiologo nell’ipotesi di potere migliorare con procedure chirurgiche di diverso tipo il flusso di sangue nell’arteria femorale interessata.