Salve, sono un signore di ottant'anni e nell'ultima visita oculistica ho ottenuto la seguente diagnosi: occhio sinistro, m. epiretinica con puckering maculare con rettilinizzazione del profilo foveale. Lo specialista mi ha detto che, rispetto all'ultima visita effettuata 6 mesi fa, non c'è progressione della malattia e mi ha prescritto un controllo tra 4 mesi e mi ha detto che, se in futuro sarà necessario, si dovrà procedere con intervento chirurgico di vitrectomia in anestesia generale. Mi ha anche detto che la mia vista migliorerebbe notevolmente e non vedrei più gli oggetti leggermente ondulati come li vedo ora. Si tratta della classica maculopatia senile che peggiora nel tempo anche dopo l'eventuale intervento chrurgico? La ringrazio per l'interessammento.
Gentile Signore, maculopatia è un termine generico che indica la sofferenza, l'alterazione della macula (area centrale della retina). Nel Suo caso la diagnosi è molto precisa: pucker maculare, cioè deformazione della macula per presenza di una membrana soprastante che ne provoca lo stiramento. Ciò causa la deformazione visiva che Lei avverte (metamorfopsia). Quando si procede all'intervento chirurgico - che può essere eseguito in anestesia locale mediante iniezioni intorno al bulbo oculare - la membrana viene rimossa e la macula riassume la forma anatomica originaria: il recupero visivo è di solito buono, anche se spesso non è massimale. Normalmente la malattia 'guarisce' perché viene eliminata la causa che l'ha provocata e dunque non vi è progressione in futuro. P. S. abitualmente l'intervento prevede contemporaneamente alla vitrectomia (con la quale si toglie il tessuto che stira la retina), anche la rimozione del cristallino, per evitare in seguito un secondo inevitabile intervento per cataratta.