Mia madre anni 54, ricoverata il 15/10/02 in seguito a ittero, feci acoliche, prurito, stanchezza e livelli di esami specifici elevatissimi fuori dalla norma, dopo accertamenti quali ecografia, TAC a contrasto, risonanza magnetica, le è stata riscontrata una macchia al fegato.
Tumore DELLE VIE BILIARI O TUMORE DI KLATSKIN inoperabile. Il 12/11/02 le è stato inserito con non poca difficoltà uno STENT e dopo soli due giorni senza alcuna cura è stata dimessa. Esattamente la sera dopo, é stata di nuovo ricoverata con febbre a 41/3° e convulsioni. Sino al giorno di uscita e cioè il 19/12/02 alternava giorni di febbre a giorni non. Solo poco tempo prima di uscire su insistenza nostra le é stata effettuata la
Biopsia tramite ineiezione nell'addome e prelevamento di due frammenti di tessuto. Hanno parlato di ascesso al fegato e di cellule sfaldate. In poche parole l'esito è stato questo: A lesioni di biliare scarsità non consentono di confermare la precedente
Diagnosi; B reperti maggiori inducono più per una lesione infiammatoria che per una neoplasia. Né una parola di più né una parola di meno. Mia madre ora sta meglio ma non sta bene è sempre stanca, è dimagrita parecchio anche perchè l'hanno tenuta per un po' a dieta idrica quando non capivano cosa avesse e adesso magia poco. Ora mi chiedo, è possibile che si siano sbagliati nel diagnosticare prima di fare la biopsia il tumore? Cosa si può fare e dove possiamo rivolgerci per capire in effetti di cosa e malata mia madre? Vi prego rispondetemi al più presto, GRAZIE.