Gentile utente,
consiglierei di rivolgersi ad uno specialista in psichiatria che potrà innanzitutto definire meglio il suo malessere valutando se è necessario un trattamento e quale tipo di trattamento in base anche alle sue preferenze. In generale infatti, qualora venisse confermata la diagnosi di un disturbo d'ansia, si possono utilizzare sia approcci farmacologici che approcci di tipo psicoterapico.
Per quanto riguardo l'approccio psicofarmacologico gli ansiolitici benzodiazepinici quali Xanax e Prazene dal lei citati trovano indicazione nell'ansia come sintomatici nel breve termine, in genere per brevi periodi anche per il rischio effettivo di dipendenza e tolleranza (necessità di aumentare la dose per ottenere lo stesso effetto) cui si può ovviare assuemendoli ai dosaggi e per i tempi indicati dal medico. Per la cura a lungo termine dei disturbi d'ansia trovano indicazione farmaci antidepressivi (ad esempio l'Efexor da lei citato, e molti altri antidepressivi), chiamati così perchè noti inizialmente per le loro azioni sul tono dell'umore ma che si sono rivelati efficaci anche per il trattamento dell'ansia. Questi farmaci in genere vanno assunti per alcuni mesi e non si associano a rischi di tolleranza; al termine del ciclo di cura vanno però opportunatamente scalati dal medico in modo graduale perchè in caso di interruzione brusca potrebbero manifestarsi sintomi da sospensione. Cordiali saluti