Gentile signora, capirà che non è possibile comprendere la gravità di un disturbo attraverso l'elenco di una serie di sintomi che sono comuni a molte forme di depressione, pur potendone differire per l'intensità. Mancano inoltre informazioni sulla personalità di suo marito prima dell'evento. Dalle sue parole si può intuire che suo marito quattro mesi fa stava bene e nulla faceva presagire quanto poi sarebbe accaduto. Se è così, la prognosi è di solito ottima. La risposta alla terapia farmacologica, e, se occorre, psicoterapica, è spesso completa. Un ulteriore motivo di ottimismo nasce dal fatto che la terapia è stata intrapresa solo da due settimane. Gli antidepressivi, farmaci cui credo suo marito si sottoponga, hanno un periodo di latenza (periodo che passa tra l'inizio dell'assunzione e il loro effetto terapeutico) che varia tra le due e le sei settimane e a volte anche oltre. Un ulteriore motivo di ottimismo si può leggere in una sua parola: "siamo" in cura. La depressione, infatti, coinvolge le persone che sono accanto, che spesso vivono specularmente gli stessi problemi. Il loro ruolo è importante, e un atteggiamento simpatetico e comprensivo è spesso l'elemento terapeutico più importante. Saluti.