Gli unici dati su cui posso ragionare sono il fatto che il dolore corrisponde all'innervazione emisferica controlaterale alla carotide lesionata ed il fatto che il dolore si accentui in posizione sdraiata. Il primo fatto fa pensare ad una perturbazione delle vie centrali che portano le informazioni sensitive dalla periferia al centro (vie talamo- corticali), il secondo fatto fa pensare che tali perturbazioni vengano innescate dalle variazioni del regime pressorio (infatti quando passiamo dalla posizione eretta a quella sdraiata e viceversa avvengono ampie variazioni della regolazione circolatoria di tutto l'organismo). Non è usuale questa condizione, perchè difficilmente delle alterazioni del circolo encefalico si manifestano con una sensazione dolorosa, però in neurologia "succede di tutto". Anche se non ho praticamente alcun dato per potermi esprimere, se non in via del tutto ipotetica, mi sembra abbastanza chiaro che i farmaci antidolorifici, per il loro meccanismo d'azione, siano nel suo caso del tutto inefficaci (e quindi solo dannosi).
Saluti