Buongiorno. Ho 20 anni ed ormai da parecchi mesi registro sintomi quali dolore/fastidio perineale (praticamente sempre), fastidio post eiaculazione, dolore pelvico, bruciore in zona peniena; nessun sintomo urinario, invece. Mi sono recato da un urologo: forse mi sono spiegato male, fatto sta che la visita è stata molto sbrigativa, nessuna "ispezione" prostatica e nessun chiarimento.
Mi è stato diagnosticato un varicocele importante: ho effettuato uno spermiogramma, che però non ha mostrato particolari alterazioni, tanto che l'urologo ha detto che per lui dovrei operarmi solo in via precauzionale. Detto ciò, visti i sintomi che non regrediscono, ritengo di avere una prostatite. Pensavo quindi di effettuare una spermiocoltura e recarmi da un altro urologo. Sono preoccupato sia per questa incertezza diagnostica sia per la mia "salute sessuale" in generale: non pensavo di dover registrare problemi genitali a quest'età. Non so nemmeno che fare nell'attesa di quest'altra visita, né se ci sia qualche modo almeno per lenire i sintomi.
Il termine "prostatite" è molto generico, in effetti si addice con certezza solo alla prostatite batterica acuta, in cui ai disturbi urinari intensi si unisce quasi invariabilmente una febbre elevata. In tutti gli altri casi di disturbi irritativi delle basse vie urinarie del giovane adulto, la diagnosi di "prostatite" viene fatta per brevità e semplicità.
In effetti non è quasi mai possibile dire dove ed in che modo si generi il problema, questo si riflette nella impossibilità pratica di una terapia mirata, con presunzione di efficacia. Ogni considerazione dipende però da una accurata valutazione specialistica iniziale. Nell'attesa l'unico consiglio generico che possiamo darle è di adottare uno stile di vita generalmente "più sano" e senza eccesi di alcun tipo.