Salve, vorrei avere un vostro parere circa una patologia che mi ha colpito tempo fa. La scorsa estate sono stato colpito da infarto renale destro, con conseguente necrosi di una parte del rene che, però, non ha comportato insufficienza. In prima ipotesi, dopo una ecografia, in ospedale avevano pensato ad un calcolo renale, poi con urotac con metodo di contrasto, hanno capito trattarsi di infarto renale, confermato anche da angiotac e risonanza.
Dopo le indagini effettuate post episodio, si è riscontrato che un po' tutti i valori erano nella norma eccetto la creatinina che era sfasata per via dell'infarto. I medici, dunque, hanno ipotizzato che l'infarto renale possa essere stato la conseguenza di ipertensione arteriosa della quale io sono affetto. Detto ciò, vorrei chiedere se ci sono gli estremi per poter fare domanda di invalidità. Grazie mille anticipatamente
Gentile sig.re, il valore della creatinina è molto importante per valutare il grado di insufficienza renale. Questo valore poteva già essere elevato prima di avere l'episodio infartuale a causa dell'ipertensione arteriosa. L'episodio infartuale renale non è da sottovalutare, per cui dovrà effettuare accertamenti appropriati sulla coagulazione ematica, sull'esistenza di una infiammazione, di un dismetabolismo. Solo da una valutazione attenta di tutti i parametri suggeriti si potrà dire se esistono i presupposti per avere una invalidità. Saluti prof Luigi Iorio