Buongiorno, a causa delle ormai prossime restrizioni in materia di viaggi, mi trovo al bivio di scegliere tra effettuare i tamponi prima di partire e tornare o fare il vaccino Janssen che è l'unico che mi permetterebbe di ottenere il green pass per tempo. Tuttavia sono molto preoccupata dal vaccino monodose, in quanto sono stata positiva al covid a novembre, con termine della quarantena dopo un mese, senza tampone negativo, in quanto caso a lunga positività. Presumo quindi (e controllerò con sierologico) di aver sviluppato gli anticorpi e mi preoccupa la possibilità di andare a sovraccaricare il sistema immunitario con un vaccino a dose unica. Mi spaventa inoltre appartenere alla categoria "donne di 30 anni" in cui si sono verificati la maggior parte degli effetti collaterali gravi (anche se rari). E oltre questo ho comunque dei fatti anamnestici da dichiarare, come allergie a farmaci, allergia agli acari, intolleranze alimentari, soffio al cuore, epistassi, recente polimenorrea a distanza di una sola settimana (che mi fa pensare che potrei dover controllare il livello del ferro). Insomma tutti questi fatti non mi rendono tranquilla circa l'idea di procedere con lo Janssen, ma vorrei un parere medico per sapere se le mie sono preoccupazioni eccessive o se effettivamente sarebbe consigliabile attendere di fare il Pfizer a Settembre.
Senza dubbio faccia il vaccino