con l'esame elettromiografico ad ago è possibile evidenziare alcune caratteristiche delle lesioni neuro-muscolare di significato prognostico, cioè indicative della "strada" che il danno biologico sta prendendo. Il riscontro di attività spontanea nel muscolo esaminato indica il fatto che diverse fibre muscolari sono state private della loro terminazione nervosa e quindi, dopo un pò di tempo, cominciano ad eccitarsi spontaneamente, senza più la "guida" del sistema nervoso. Quando un certo numero di fibre muscolari perde la propria innervazione si parla di denervazione, dove si associa il fatto di non attivare più lo stesso numero di fibre a parità di sforzo con una serie di modificazioni della forma delle onde elettriche prodotte dal muscolo colpito. Secondo me il referto (come me lo ha riferito) non è molto ben descritto: dopo un trauma neuromuscolare, la prima cosa che succede è che si riduce (o si annulla) l'attività elettrica registrabile mentre si applica la contrazione volontaria (una specie di shock), ma questo non può essere definito "denervazione". Successivamente, se il danno è abbastanza ingente si può registrare l'attività spontanea che compare circa 6-7 giorni dal trauma; in seguito (a distanza di giorni-mesi) si manifesta la riduzione permanente del rapporto tra attività elettrica muscolare e sforzo volontario (detto reclutamento) che però è sempre associata ad alterazioni della forma d'onda.
Quindi, nel suo caso la prima EMG non mostrava denervazione , bensì semplicemente lo "shock" da trauma, mentre la seconda indica il fatto che a carico del bicipite si è instaurato un processo che può portare ad un certo grado di denervazione.
In altri termini, il suo bicipite è in pericolo!
Saluti