E' da circa 18 mesi che accuso continuamente una serie di sintomi dei più disparati: DOLORI AL PETTO, DIFFICOLTA' A FARE RESPIRI PROFONDI, BATTITO ACCELERATO ED EXTRASISOLI. Ho eseguito diverse visite (da più cardiologi) con diversi esami: n. 3 holter 24 ore, n. 2 ecocardiogrammi doppler, n. 3 prove da sforzo al tredmill, e svariati ecg. Il risulato è che tutto è nella norma. Il problema però è che non riesco a convincermi di non avere niente al cuore, soprattutto perché i sintomi (in particolare la tachicardia, le extrasistoli e la sensazione di non fare respiri completi) continuo ad averle. Ciò che più mi angoscia è che gli esami non siano stati sufficienti a diagnosticare qualcosa di subdolo in particolare le extrasistoli.Infatti quando ho messo l'holter i referti sono stati di qualche BEv (massimo 4 isolate) e 30 max 50 Besv (2 o 3 coppie) con esito negativo dell'esame: purtroppo quando ho indossato l'apparecchio non me le sono sentite mentre normalemente avverto una sensazione di crampo e di tuffo molto forte al centro del petto (una volta con una sensazione di dolore anche) che mi allarmano e mi fanno cadere in uno stato di profonda prostrazione. I cardiologi e il medico di famiglia sono concordi a dire che si tratta di ansia e che qualora persistesseroi fino a diventare invalidanti di iniziare una terapia con beta bloccanti. Gentili dottori la mia domanda è: possono questi esami che ho fatto dare la certezza che il imio cuore è sano e magari non avere diagnosticato qualvhe forma di aritmia più grave (penso a fibrillazioni, tachicardie ventricolari, flutter ecc). Grazie per la Vostra disponibilità ed attenzione
Risposta del medico
Paginemediche
Dalla descrizione delle indagini che lei ha svolto concordo con i giudizi già offerti dai diversi Medici da Lei consultati.