Gentile Giuseppe, il segreto professionale vincola il terapeuta (psichiatra o psicologo che sia) a divulgare informazioni di qualunque genere riguardante i propri pazienti. Questo comporta che da parte del suo psichiatra, non dovranno mai pervenire informazioni che lei gli ha comunicato in seduta.
Dall'altra parte, suo padre non è tenuto al segreto professionale, pertanto può comunicare al uso psichiatra ciò che ritiene più opportuno. Sarà compito dello psichiatra tenere conto o meno delle informazioni ricevute da suo padre, sulla base delle sue competenze professionali.
Per dirla in parole povere, non è che siccome suo padre dice allo psichiatra "mio figlio è da internare", allora lo psichiatra esegue gli ordini senza riflettere. E se dovesse farlo, sarà lo psichiatra a dire le sue motivazioni, che non sono di certo il fatto che ciò gli è stato raccomandato dal padre del paziente.
Ciò che io le consiglio, è di far mettere in contatto psichiatra e psicologa, in modo da avere una visione di insieme, e chiarire con lo psichiatra la sua posizione e le sue intenzioni, e capire che peso dà lo psichiatra alle confidenze di suo padre.
Tutto ciò è legale, per rispondere alla sua domanda.
Saluti cordiali
Dr. Delogu