Gentile utente,
in base alla sua descrizione degli eventi devo quasi completamente concordare con il parere del suo Medico.
Una flebite (trombosi venosa superficiale se vogliamo "parlare difficile") a seguito di incannulazione di vena è un fatto non così raro come si è portati a credere e non così grave come a volte lo si dipinge. Posso concedere che sia talvolta abbastanza doloroso da disturbare notevolmente la serenità di chi ne soffre, e che per un certo periodo possa anche lasciare degli strascichi (possiamo chiamarli "nevralgie", se vogliamo) che continuano a disturbare in varia misura. Ma il tutto poi si esaurisce naturalmente.
i disturbi che Lei riferisce, e che capisco abbiano un importante interferenza nel suo vivere quotidiano, indicano che Lei è rimasta particolarmente scossa da questo evento e fa fatica a liberarsi dalla negatività di questo ricordo. Chiaramente non è colpa sua, probabilmente non è stata "accompagnata" nel modo più adatto a Lei e alla sua età, ma posso assicurarle che non deve ritenere questa situazione uno stato stabile che la tormenterà per sempre: deve imparare ad ignorare quei piccoli segnali che forse ancora arrivano da quella parte del suo corpo e che il suo inconscio ingigantisce a dismisura.
Torni a parlarne serenamente con il suo Medico e magari decidete insieme per un breve aiuto esterno che magari riuscirà a darLe la possibilità di cancellare questi sintomi che ormai poco hanno a che fare con quanto successo.
Auguri