L'intervento a cui è stata sottoposta è un intervento complesso e particorlarmente impegnativo. Non ultimo è stato eseguito per una patologia maligna. Sono stati sacrificati il rene, il surrene e parte di intestino, oltre che parte del muscolo che costituisce la parete posteriore della cavità addominale. Francamente l'anestesia a carico dell'arto e la neuropatia di cui parla sono delle conseguenze drammatiche per la qualità della vita ma credo del tutto inevitabili data la natura dell'intervento.
Ritengo che la cosa più corretta sia quella di rivolgersi a un centro della terapia del dolore per poter gestire la sintomatologia algica.