Purtroppo siamo ormai abituati a dare più importanza ai risultati degli
esami rispetto ad una valutazione clinica. L’ECG descritto mostra un
modesto allungamento dell’intervallo tra l’onda P e l’onda R, di per sé
senza significato clinico, e delle alterazioni della ripolarizzazione che
come dice la parola stessa sono aspecifiche, cioè non possono
attribuirsi ad una particolare patologia. In sostanza, quello che conta
non è il referto dell’ECG ma il parere del Suo cardiologo su di Lei, non
sull’ECG.