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Esperto Risponde

Esofagite e ipp

Buongiorno, ho 40 anni ed in buona forma, sto soffrendo da un paio di mesi dei sintomi del reflusso e solo per pochi giorni, nella fase acuta, di pirosi notturna. Dopo un egcs mi è stata diagnosticata un esofagite di grado B e null'altro, il gastroenterologo frettolosamente mi ha lasciato una cura scrivendo "utile pantorc 40mg per 2 mesi". Supposto passata la fase acuta e che non abbia più i sintomi del reflusso o solo lievi (nodo in gola e pressione alla schiena), non potrebbe essere sufficiente l'utilizzo di una dieta per evitare l'acidità o al più l'assunzione di un "cicratizzante" orale (posto ne esistano, es: esoxx one) piuttosto che una cura di ipp di 2 mesi? L'esofagite potrebbe peggiorare comunque in assenza di evidente pirosi? Visto che alcuni farmaci portano ad alterazioni della pigmentazione, è possibile esporsi al sole per più giorni, causa imminente vacanza al mare, in terapia con ipp (pantorc 40mg)? Grazie e Cordiali Saluti.
Risposta del medico
Specialista in Gastroenterologia
Indipendentemente dalla intensità dei sintomi,l’esofagite va assolutamente curata e i PPI sono i farmaci più adatti. Per sua informazione,in caso di esofagite si utilizzano comunemente anche dosaggi più elevati di quelli che Le sono stati prescritti...
Risposto il: 20 Marzo 2019