Buongiorno.Sono una donna di 51 anni ed ho la connettivite indifferenziata.Tempo fa mi hanno asportato chirurgicamente un nevo.La descrizione microscopica è la seguente:proliferazione melanocitaria giunzionale caratterizzata da alterazioni architetturali delle teche e dei melanociti con atipia citologica talora di grado moderato-severo,in assenza di franca risalita intraepidermica o di crescita giunzionale continua.Sottostante derma con fibrosi diffusa,discreto infiltrato infiammatorio cronico linfocitario e melanofagi.La diagnosi istopatologica riporta:Quadro morfologico maggiormente suggestivo per nevo melanocitico giunzionale displasico.Margini di escissione in tessuto sano.La lesione dista circa 1,8 mm e 2,2 mm dai margini laterali.
In seguito a questo referto ,la dermatologa ha preferito farmi allargare la cicatrice,essendoci famigliarità x melanomi(mio padre e mia zia).L'esame istologico del secondo intervento dice: cute presentante flogosi cronica granulomatosa con cellule giganti del tipo da corpo estraneo indenne da lesioni melanocitarie residue.Mi potrebbe spiegare che cosa significa tutto ciò ? E posso stare tranquilla o devo andare di nuovo dal dermatologo con questo referto ? Grazie della risposta.
Nei casi dubbi é corretto chiedere un secondo parere istopatologico, invece di eseguire inutili e inopportuni allargamenti chirurgici. Le consiglio di chiedere che le vengano consegnati i vetrini del primo esame istopatologico per chiedere un secondo parere istopatologico. Il secondo esame istologico descrive un tessuto cicatriziale (la cicatrice del primo intervento) ed é negativo per residui del neo precedentemente tolto, quindi tutto nella norma.