Entrambi i farmaci che ha preso sono parzialmente efficaci.
Però non agiscono sulla malattia di base, bensì sulla funzione cerebrale residua. In altri termini, è come se con una locomotiva rotta il macchinista cerchi di aumentare la velocità del mezzo mettendo più legna da bruciare. In più, se ci sono stati eventi ischemici, è probabile che non si tratti di un Alzheimer "puro", bensì di una demenza multiinfartuale (e se lei ha circa 50 anni credo che sua madre sia almeno ultrasettantenne). Cosa aspettarsi? Che lei e la sua famiglia siete chiamati a fornire una quantità sempre maggiore di cure e assistenza domestica, almeno finchè ce la farete.
Saluti