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Esperto Risponde

Sono portatrice di protesi valvolare aortica (mira

Sono portatrice di Protesi valvolare aortica (mira 19) mitrale (mira 27), il mio Ventricolo sn continua ad aumentare di dimensione (DTD 59; DTS 41) ed ho un'ipertrofia del setto interventricolare (12). Al doppler Mitrale Vmx 1.8 m/s gradiente max 13.5 medio 5.68 mmhg area 2.6 cm2 al pht aorta gradiente max 45 medio 24 mmhg area Vmax 3.3 m/sec. Domanda: fino a che punto posso stare tranquilla? le protesi funzionano, ma il muscolo? cosa posso fare per preservare quello che mi è rimasto? Non sono grassa, la pressione arteriosa è bassa, e a parte il lavoro non svolgo Attività fisica. a quale classe nyha appartengo? Dimenticavo questa è la terza protesi aortica la prima mitralica, ho fatto la plastica alla tricuspide, ed un by pass aortocoronarico non dominante e... sono ancora viva ;-)))
Risposta del medico
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Come lei stessa afferma le sue protesi funzionano. Il gradiente transvalvolare aortico è un po’ alto e può sostenere l’ipertrofia del setto interventricolare. Per quanto riguarda le dimensioni del ventricolo sinistro queste sono aumentate ma non è possibile esprimere un giudizio sull’entità del peggioramento non conoscendo i valori precedenti e il tempo di rilevamento. La classe NYHA viene valutata sulla base dell’entità dell’attività fisica che provoca la comparsa di sintomi quali la fatica, l’affanno, o le palpitazioni. La classe I identifica i pazienti in cui l’attività fisica ordinaria, anche intensa, non provoca sintomi. In classe II sono i pazienti asintomatici a riposo ma in cui l’attività fisica ordinaria (camminare a passo svelto, salire due piani di corsa) provoca sintomi. In classe III si collocano i pazienti asintomatici a riposo ma sintomatici per le attività fisiche ordinarie (camminare in piano a passo normale, salire una rampa di scale). In classe IV sono i pazienti con scompenso cardiaco a riposo. A giudicare da quanto scrive lei dovrebbe essere in classe II. Cosa fare per preservare l’attuale stato clinico? Seguire scrupolosamente la terapia medica che le è stata ordinata. Fare una dieta povera di sale. Fare attività fisica in relax evitando strapazzi fisici e psichici. Fare la profilassi dell’endocardite batterica. Fare un controllo cardiologico ogni volta che qualcosa cambia nel quadro clinico oltre ai controlli programmati.
Risposto il: 06 Maggio 2004