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Gentile dottore, il quesito che vorrei porre

Gentile Dottore, il quesito che vorrei porre riguarda mio padre, 75 aa, che il 4 Novembre 05 è stato sottoposto a coronarografia (a conclusione di tutta una serie di esami di controllo, in totale assenza di sintomi stenocardici) il cui risultato è stato: coronaropatia critica monovasale, PTCA con duplice stent su CDX I° e II° tratto con buon risultato angiografico; Stenosi significativa a carico di circonflesso II° tratto; stenosi significativa a carico di discendente anteriore II° tratto, calcifica e lunga; stenosi non significativa a carico di circonflesso I° tratto -> queste ultime tre stenosi non trattate. Mio padre presenta inoltre ASO AAII; IPTSA con controllo farmacologico non ottimale; all'ECG: RS, BAV di I°, ritardo SX superiore e ritardo ventricolare DX; TEST di riserva coronarica con DIPIRIDAMOLO ad alta dose: esame concluso in assenza di sintomi; non indotte significative alterazioni ECG e modesta dissinergia della parete inferodorsale apicale; coronaria ANT. distale pervia, di buon calibro e con normale riserva coronarica; coronaria POST. pervia, con riserva coronarica lievemente ridotta (comportamento flussimetrico al limite della stenosi funzionalmente critica) -> utile approfondimento diagnostico con coronarografia. Così è stato fatto, con gli esiti che ho detto all'inizio della mia lettera. Alla dimissione , oltre alla Terapia ipotensiva adeguatamente modificata per un miglior controllo della PA, gli è stata prescritta la Ticlopidina (250mg X 2) per 1 mese; non so se gli stent posizionati siano medicati o meno, ma il mio timore è che, alla sospensione dell'antiaggregante, ci siano rischi di chiusura degli stent stessi; è il caso di passare a 250 mg/die e di continuare più a lungo con l'assunzione di tale farmaco? E' stato fatto tutto quello che i protocolli suggeriscono? Qual è la percentuale di rischio di chiusura degli stent e dopo quanto tempo si verifica di solito? Mio padre assume anche l'aspirinetta, è sufficiente? Mi scusi molto se mi sono dilungata nel descriverLe il caso a La ringrazio molto per la risposta, ma tutto ciò che ho descritto è capitato inaspettatamente e ha messo in grande Ansia tutta la famiglia! Cordiali saluti Patrizia
Risposta del medico
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la Ticlopidina viene prescritta per il tempo necessario a che gli stent vengano rivestiti dall’endotelio vascolare, per cui viene interrotto dopo un periodo di terapia di un mese. Dalla sua descrizione peraltro accurata penso che il paziente sia stato trattato in modo adeguato. Le percentuali di restenosi sono basse e variano in rapporto alle caratteristiche del vaso aggredito: la restenosi è usualmente precoce: nel caso di suo padre mi preoccuperei maggiormente della possibile evoluzione nel tempo delle altre stenosi e della prevenzione secondaria ovvero che si formino in altri vasi coronarici altre stenosi. L’aspirinetta è un farmaco efficace e va associata al controllo attento dei valori pressori: nel caso di suo padre considererei anche l’eventualità di somministrare una statina per abbassare il colesterolo anche se fosse nei limiti di norma: ovviamente queste misure farmacologiche vanno associate all’abolizione del fumo, a una dieta adatta che includa anche ½ bicchiere di vino rosso a pranzo, alla riduzione del peso corporeo se eccessivo e a un’attività fisica di moderata entità (sempre orientata da una valutazione con il test ergometrico).
Risposto il: 16 Novembre 2005